Si è da poco conclusa una operazione storica per la nostra banca. A distanza di vent’anni esatti dalla nascita della BCC Mediocrati dopo la fusione delle BCC di Bisignano, Luzzi e Rota Greca, abbiamo sottoscritto l’atto di acquisizione del ramo Calabria di Banca Sviluppo.
Un’operazione storica, compiuta da “temerari” che non hanno avuto timore di guardare oltre, volando alto.
In una realtà in cui operano, oramai, tanti competitor, capaci anche di un rapporto osmotico col cliente come i colossi del web, il ruolo di una banca locale continua ad essere quello di difendere il risparmio e supportare lo sviluppo.
La “nuova” Mediocrati custodisce oltre un miliardo di euro, frutto del risparmio dei cosentini. Per il nostro territorio è una cifra notevole. Sta a noi custodirla e utilizzarla per dare credito a chi merita.
La nostra missione, quindi, oggi più di prima, è quella di far comprendere a chi prende i soldi in questa banca che sta utilizzando il risparmio del suo vicino di casa. Questo è il ruolo principale della banca locale.
Nelle zone in cui sono state liquidate le precedenti BCC sono venuti meno oltre 10.000 soci. Una emorragia che vogliamo recuperare. Per questo abbiamo dimezzato la quota per diventare soci di BCC Mediocrati da 2000 a 1000 euro, oppure con 500 se si hanno meno di 32 anni. Non sarà facile, perché chi ha perso la sua quota sociale prova una comprensibile diffidenza. Ma noi ci dobbiamo riuscire. Ovviamente per far questo non basta l’impegno dei vertici. Servirà la totale dedizione dei 232 dipendenti per tornare a far crescere la banca in uno sviluppo sinergico col territorio.
Il riscatto deve essere questo: un nuovo scatto che possa ridare linfa a quelle comunità che hanno perso la propria banca. Non è un caso, probabilmente, se questo nuovo percorso è iniziato con un incontro a cui hanno partecipato tutti i 232 dipendenti nella sala intitolata a don Carlo De Cardona. Quel giorno si respirava lo spirito della Cassa Rurale che sarà riportato sui territori a far comprendere che la ban- ca che sta arrivando è quella che c’era. La BCC Mediocrati aveva quasi 6000 soci nell’estate del 2019 ma, alla fine del 2020, puntiamo a raggiungere quota 10.000 per- ché siamo una banca di comunità e non concepiamo noi stessi lontani dai territori. La “nuova” banca conta circa 70 tesorerie comunali, che rappresentano la dimostrazione concreta della nostra presenza. Abbiamo avuto, fin qui, tanti incontri con i sindaci ai quali, in alcuni casi, abbiamo anche promesso l’installazione di bancomat evoluti che possano comunque garantire l’erogazione dei servizi più importanti.
Il nostro intento è quello di riscattare ciò che è stato, per farlo dobbiamo sforzarci di capire le esigenze di chi vuole intraprendere e condividerne i progetti, sostenendone gli sforzi.
Vogliamo affrontare il futuro guardando oltre, come abbiamo fatto in occasione dell’acquisizione di Banca Sviluppo. Siamo una cooperativa di credito e siamo coscienti che per realizzare i propri sogni, a volte, si debba anche essere pronti a volare contro vento!
Nicola Paldino
Presidente Credito Cooperativo Mediocrati
